Tre immagini per raccontare l’evoluzione di Gioiosa guardia, la sua fondazione, il suo abbandono e la sua memoria.

Ognuna delle tre composizioni astratte vuole accentuare graficamente alcuni aspetti di queste tre fasi.

Una spinta ascendente verticalizzante suggerisce la conquista della vetta e la costruzione della città sul monte nella prima immagine, spinta dinamica, che ripiega invece a valle nella seconda composizione fino a concretizzarsi dinamicamente in una freccia raccordante la vecchia e la nuova costruzione affacciata sul mare.

La terza immagine invece dai colori più tenui e nostalgici in contrapposizione ai contrasti dinamici delle prime due e’ un tentantivo di suggerire il movimento ad un livello più introspettivo, della memoria, dove la città di Gioiosa e’ ormai solo un ricordo desaturato sovrapposto ai suoi tracciati al suolo che ne rimangono l’ultima testimonianza.

Le tre immagini sono state tutte elaborate a partire da Midjourney, una delle intelligenze artificiali text-to-image.

Il percorso, la montagna e la città sono state le parole chiave costanti di tutte le composizioni, successivamente ulteriormente rielaborate per veicolare meglio il concetto che si erano preposte.

Interrogare l’AI e’ sempre un processo emozionante ma piuttosto casuale e imprevedibile da cui può essere difficile riuscire a mantenere una certa coerenza e costanza di risultati, risulta quindi utilissimo ed affascinantissimo per l’elaborazione di un concetto ma molto difficilmente se ne otterrà un elaborato finito. Il processo e la continua reiterazione dei risultati restano comunque un elemento di ricerca importante, anche introspettiva, dove l’interpretazione diviene anche un indagine sui concetti stessi che si vogliono esprimere.

di Matteo Alfonsi | nITro