METATONO: INSTALLAZIONE INTERATTIVA NELLA GROTTA NEOLITICA DI GIOIOSA MAREA

Dopo l’interruzione di due anni per il Coronvirus, il SicilyLab ha festeggiato la ripresa dell’a a’ttività a Gioiosa Marea con un allestimento interattivo. Nato nel 2007 come collettivo di persone interessate alle tematiche dell’ambiente, dello spazio pubblico e della sperimentazione di tecnologie informatiche, nel Laboratorio si attiva ogni anno d’estate nella antica casa della famiglia Saggio sul corso Umberto I. È una comunità che varia negli anni, ed è formata in prevalenza da studenti e professori di architettura, ma anche da artisti e studiosi di altre discipline e nazionalità, uniti dal comune desiderio di lavorare sul tema proposto per quell’anno e offrire alla cittadina situata nella costa settentrionale siciliana una propria opera.

Il tema prescelto per il 2022 è stato : “La grotta del Tono”, un sito di notevole interesse geologico e antropologico, i cui reperti sono conservati nel museo di Gioiosa. Tuttavia è poco conosciuta dai cittadini e dai turisti, nonostante la Grotta del Tono sia di facile accesso dalla terraferma e incuriosisca anche il profano per la sua vastità e per il suo magnifico suo snodarsi in tre grandi cavità intercomunicanti. Forse il toponimo trae origine dagli effetti sonori delle cavità?

L’interveno compito tra agosto e settembre del 2022 è stato di due tipi: uno tradizionale, formato da opere plastiche colorate e fliformi disposte all’interno della grotta, per accrescerne la curiosità e le suggestioni, l’altro, virtuale, situato all’esterno, per avere l’emozione di entrare nella grotta e di conoscerla senza farlo fisicamente. È parso che fosse un caso, in cui il la realtà virtuale riveli la sua utilità e per questo l’allestimento prende il nome di” Meta-Tono: un’installazione interattiva nella grotta neolitica di Gioiosa Marea” che unisce nel titolo le due parole chiave.

Un modello tridimensionale della Grotta del Tono è stato reso così visitabile attraverso dei visori tridimensionali che permettono una totale immersività. Per delimitare l’area operativa degli oculus e per dare un segno visibile ai visitatori si è costruita una tenda rossa. E’ stata soprannominata “Meta” ed è stata realizzata con rami di palma annodati tra loro in triangoli. Il tutto è stato ricoperto da tessuto riciclato e colorato mentre un grande panno bianco, a mo’ di strascico si è esteso lungo il belvedere ad invitare all’accesso.

L’evento inaugurale si è sviluppato in due momenti chiave. Il primo si è svolto nella piazzetta belvedere situata esattamente sopra il masssiccio roccioso che ospita la grotta: dopo l’inaugurazione della Sindaca, molti amici e abitanti sono entrati nella tenda, a metà costruzione nomade a metà memoria delle stalagmiti , per conoscere virtualmente la Ggrotta del Tono. Per la la grande maggioranza dei visitatori è stata la prima immersione virtuale che hanno mai compiuto.

Ma l’esperienza virtuale ha voluto essere solo”un invito” a conoscere la Grotta di persona.
A due rampe di scale al di sotto il belvedere, l’entrata della grotta è stata segnalata e la visita – grazie ai volontari della Protezione civile – resa a tutti possibile. L’interno – come si diceva – è stato popolato dalla presenza di opere realizzate dal SicilyLab con una progettazione informatica con la tecnica della Tensegrity e con quella dei Cerchi-cupola. Le opere hanno sottolineato per “contrasto” le stupefacenti articolazioni rocciose a e proiettato le forme filiformi dell opere sulle sue volte.

L’azione del SicilyLab in definitiva è stata di due tipi: uno tradizionale, con le opere all’interno della Grotta del Tono per accrescerne la suggestione, l’altro, innovativo e virtuale, per farla conoscere senza visitarla fisicamente. In questo modo il SicilyLab ha risvegliato l’interesse dei cittadini e dei turisti per questa semi-sconosciuta risorsa e forse negli specialisti. L’idea di base dell’intero lavoro è stata usare l’Informatica a favore del reale: non come una sua sostituzione, ma per affermare la centralità di ogni esperienza corporea, essa solo fonte di vera conoscenza, e di emozione.

“MetaTono: un’installazione interattiva nella grotta neolitica di Gioiosa Marea” non si sarebbe potuta realizzare senza l’appassionato lavoro degli architetti Gaetano De Francesco, Michela Falcone e Alessandra Antonini di cui sono anche le fotografie e la collaborazione di Valerio Perna e Arianna Giardina e l’amichevole consulenza di Antonio Presti, il fondatore di Fiumara d’arte e il coordinamento e l’ospitalità di Antonino Saggio.

Sito di MetaTono

di SicilyLab | nITro

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